Digital marketing | | Annalisa Lupo
È possibile spiegare in poche righe che cos'è ChatGPT?
La risposta è Si, vediamo insieme come.
Possiamo cominciare con l’andare su ChatGPT e chiedere direttamente a lei/lui cos'è e a cosa serve.
La risposta restituita è entusiasmante.
Il software dichiara di essere un assistente linguistico sviluppato da OpenAi e di avere come scopo ultimo quello di fornire risposte accurate e tempestive a domande su una vasta scala di argomenti.
Continua spiegandoci di essere un modello di linguaggio di grandi dimensioni che è stato addestrato utilizzando una grande quantità di testo scritto in modo da essere in grado di comprendere e rispondere in modo reattivo e accurato.
Rilasciato dall’organizzazione OpenAi, la stessa che ha distribuito il software di creazioni immagini DALL·E, è aperto a tutti e lo si può provare gratuitamente, in soli 5 giorni è stato utilizzato da oltre un milione di persone.
Il web è ormai pieno di video e recensioni di utenti che lo stanno testando; il software è in grado di fornire risposte articolate e contestualizzate:
- ha memoria delle conversazioni avvenute,
- riesce a ricordare ciò che ci ha detto in precedenza,
- può scrivere linee di codice,
- è in grado di conversare con personaggi dei film,
- è capace di comporre sonetti e molto altro…
Permette di generare infinite variazioni di testo in modo veloce e gratuito e potenzialmente infinito.
La domanda che quindi nasce spontanea è: quali saranno i suoi utilizzi?
In molti pensano che sarà in grado di soppiantare Google nelle ricerche, altri temono che andrà a sostituire intere categorie di lavoratori.
Noi non sappiamo cosa accadrà ma siamo fortemente convinti che il fondatore di Netscape avesse profondamente ragione nel sostenere che in futuro il mondo si dividerà tra chi dirà all’intelligenza artificiale cosa fare e coloro i quali sentiranno dall’intelligenza artificiale cosa fare.
Benché acerba come tecnologia le sue potenzialità sono palesi e potenzialmente infinite; una tra tutte quella di fornire nuove idee.
La sfida è appena iniziata e già ci sta appassionando fortemente; siamo in attesa della risposta di Google e non possiamo far altro che entusiasmarci mentre familiarizziamo con queste nuove tecnologie che apprendono da noi, mentre le testiamo, e ci testano a loro volta mentre noi apprendiamo il loro utilizzo.