Digital marketing |
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Francesca Pietrobon

La barra di ricerca è uno degli elementi più sottovalutati di un e-commerce.
Eppure, per moltissimi utenti, è il primo punto di contatto con il catalogo. Un punto critico, dove molte volte si decide se la visita si trasformerà in acquisto… o in abbandono.
Chi digita qualcosa nella search non è lì per esplorare: è lì per trovare, e solitamente ha un intento di acquisto molto elevato. Ha un’idea chiara in mente, poco tempo da perdere e aspettative alte.
Eppure, se chiedi a dieci merchant quali sono le ricerche più frequenti sul loro sito, la maggior parte non saprebbe rispondere. Non solo, non saprebbe nemmeno dove trovare quei dati.
Il problema è che la ricerca viene ancora trattata come un dettaglio tecnico, invece che come uno snodo strategico del customer journey. E così, mentre gli utenti digitano parole sempre più precise, le barre di ricerca “vecchia scuola” restano ferme ai match letterali. Il risultato? Esperienze frustranti, vendite mancate, dati persi.
I problemi non sono pochi, né marginali. Ecco alcuni dei principali aspetti che penalizzano chi non ha ancora investito in un sistema di ricerca più evoluto.
1. "Nessun risultato trovato"… anche se il prodotto c’è
"Divano" o "sofà"? "cover Samsung" o "custodia Galaxy"?
I motori di ricerca tradizionali si basano esclusivamente su corrispondenze esatte: se scrivo "scarpe running uomo taglia 43" ma nel catalogo il titolo è "sneakers sportive da uomo – 43", la ricerca restituirà una pagina vuota, anche se i prodotti, in realtà, sono presenti.
Un motore di ricerca tradizionale non riconosce che sono la stessa cosa. Non mappa le alternative. Non "impara" dai comportamenti.
È sufficiente che l’utente utilizzi una formulazione diversa perché la ricerca fallisca. Questo tipo di rigidità compromette l’esperienza dell’utente e aumenta la probabilità di abbandono, soprattutto quando la ricerca parte da un intento d’acquisto già chiaro.
🔍 Il problema? Zero tolleranza per sinonimi, plurali, errori di digitazione o descrizioni alternative.
Un motore di ricerca avanzato riduce in modo significativo il rischio di ricerche a vuoto, grazie a una serie di funzionalità progettate per interpretare meglio le richieste dell’utente:
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Correzione automatica degli errori di digitazione, che evita blocchi anche in caso di refusi o ortografia imprecisa
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Completamento automatico, con suggerimenti in tempo reale su termini e prodotti rilevanti
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Gestione dei sinonimi con logiche bidirezionali, per riconoscere come equivalenti termini diversi ma riferiti allo stesso concetto (es. “giacca” e “blazer”)
In un contesto in cui le parole contano, e le sfumature fanno la differenza, non investire in un sistema semantico è una forma di disattenzione che si paga in termini di vendite, ma anche di esperienza percepita.
2. Un’interfaccia poco curata, lenta e… scoraggiante
Nei motori di ricerca tradizionali, l’interfaccia è spesso poco funzionale: niente suggerimenti dinamici, nessun completamento automatico, nessuna anteprima visiva dei prodotti. I risultati, quando arrivano, lo fanno lentamente e senza aiutare davvero l’utente a orientarsi.
Questo si traduce in un’esperienza piatta, poco intuitiva, e ancor più penalizzante da mobile, dove la velocità e la chiarezza visiva sono essenziali.
Un motore di ricerca avanzato, invece, è progettato per dialogare visivamente con il brand e con l’utente.
È completamente personalizzabile nella grafica: font, colori, layout, animazioni — tutto può essere adattato alla visual identity del sito, mantenendo coerenza e riconoscibilità.
Inoltre, può essere arricchito con badge personalizzati che evidenziano in modo immediato caratteristiche come "spedizione gratuita" o "preordine" o "offerta", o caratteristiche specifiche del prodotto come "gluten free" o "biologico", rendendo la lettura dei risultati più rapida e utile.
Il tutto senza compromettere le performance: i risultati si caricano in tempo reale, anche su connessioni lente o da dispositivi mobili, garantendo reattività, fluidità e continuità nell’esperienza di navigazione.
3. Nessun insight sulle ricerche dei tuoi clienti
Sai cosa cercano i tuoi clienti nel tuo sito? Sai quante ricerche vanno a vuoto, o quali prodotti vengono cercati con parole che nel catalogo non usi mai?
Se il tuo motore di ricerca non ha una suite analitica integrata, stai navigando al buio. Nessun dato = nessuna strategia. Non puoi migliorare ciò che non puoi misurare.
Sapere cosa cercano gli utenti all’interno del proprio sito non è un’informazione accessoria. Eppure, in molti e-commerce, questo dato semplicemente non esiste: non si sa cosa è stato cercato, con quali parole, quante volte, né quante ricerche non hanno prodotto risultati utili.
Questo significa perdere opportunità di ottimizzazione a ogni singola visita.
Non sapere quali prodotti vengono cercati con parole diverse da quelle presenti nel catalogo, ad esempio, rende impossibile allineare la comunicazione interna a quella reale degli utenti. Non rilevare le query più frequenti — o quelle senza risultati — significa ignorare segnali chiari su ciò che interessa al pubblico o su cosa sta generando frustrazione.
Un motore di ricerca avanzato integra una dashboard analitica dettagliata che consente di:
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Monitorare le query più frequenti, per capire su quali prodotti o categorie si concentra l’attenzione
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Identificare le ricerche senza risultati, segnalando criticità o aree scoperte del catalogo
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Rilevare nuovi trend in anticipo, grazie a uno storico consultabile e segmentabile
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Correggere e affinare il linguaggio dei contenuti, rendendolo più aderente a quello utilizzato dagli utenti
Avere accesso a questi dati permette di trasformare la barra di ricerca da semplice strumento tecnico a canale di ascolto diretto e continuo, su cui costruire decisioni informate e azioni strategiche.
4. Impossibilità di intervenire strategicamente
Raccogliere dati sulle ricerche è solo il primo passo. Il vero valore arriva quando puoi usarli per ottimizzare la visibilità del tuo catalogo e guidare le decisioni d’acquisto.
Un motore di ricerca tradizionale, privo di funzionalità avanzate, non ti offre strumenti per intervenire attivamente sui risultati, né per adattarli agli obiettivi di business.
Un motore di ricerca evoluto, invece, consente di implementare strategie mirate come:
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Score boosting, per dare maggiore visibilità a prodotti strategici: articoli in sovrapprezzo da smaltire, brand in promozione, novità appena inserite
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Controllo manuale dei prodotti in evidenza, utile per valorizzare prodotti ad alta marginalità o con migliori performance di conversione
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Inserimento di banner dinamici nei risultati, per arricchire l’esperienza di ricerca con messaggi promozionali contestuali, offerte mirate o call to action dedicate (se vuoi approfondire il tema dei banner dinamici nella search, ho dedicato un articolo a questa funzionalità: Banner dinamici nella barra di ricerca: come trasformare ogni query in un’opportunità)
Tutto questo è impossibile se il sistema di ricerca non prevede alcuna forma di personalizzazione o intervento diretto sui risultati.
Ci avevi mai pensato?
Tutte queste funzioni, tutti questi limiti… spesso passano inosservati, ma incidono ogni giorno sulle performance del tuo e-commerce.
E se già ti stanno venendo in mente idee e opportunità da esplorare, è il momento giusto per agire.
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